“Il ruolo del bambino deve essere sempre messo al centro dell’esperienza di insegnamento, riconoscendone i bisogni e offrendogli in cambio risposte adeguate.

Partire dal bambino e metterlo al centro del processo educativo seguendolo nel suo percorso di crescita, significa infatti soddisfare i suoi bisogni primari di benessere. I servizi educativi del Comune di Roma sono stati per anni una vera eccellenza per l’attenzione che hanno posto sulla figura dei minori, al punto da venire presi come esempio da altre regioni italiane e in molti Paesi dell’estero, poi negli ultimi anni le poche risorse stanziate e le scelte politiche attuate, hanno fatto si che questo settore iniziasse a far scendere la qualità che lo aveva contraddistinto, intaccandone la credibilità. Viene quindi da chiedersi quale sarà il futuro di questo settore che dovrebbe mettere al centro della propria funzione il bambino. Nella Commissione Scuola che si è riunita oggi, abbiamo affrontato proprio l’aspetto dei nidi convenzionati con Roma Capitale, affrontando le criticità in cui si dibattono. Non potendo coprire per intero su tutto il territorio cittadino la domanda di asili nido comunali, nel tempo sono nati i nidi convenzionati che hanno permesso di andare a coprire le carenze che si erano presentate. Nel tempo molte famiglie hanno preferito mandare i propri bambini nei nidi convenzionati per diverse motivazioni, quali rette più basse e orari più flessibili, oltre al fatto di poter scegliere quelli più vicini alla propria abitazione senza dover attraversare la città per poter lasciare i propri bambini, anche se la bozza di delibera preparata dagli uffici, in sostituzione della delibera n°50, indica che le famiglie devono prima di tutto fare la scelta di cinque nidi comunali prima di poter indicare come opzione quelli in convenzione. Ciò che noi chiediamo è sì privilegiare il servizio pubblico senza però danneggiare il servizio privato, trovando un giusto equilibrio tra le due parti nell’interesse prioritario dei minori, senza penalizzare i lavoratori e le imprese che nel tempo hanno investito delle risorse. Riteniamo che ci siano state delle scelte sbagliate da parte dell’Amministrazione, ed è proprio per questo che la politica deve dare il proprio contributo attraverso indirizzi ben precisi, che tengano conto del ruolo primario del bambino, che non deve mai essere considerato un mero prodotto da supermercato”. Lo dichiara Francesco Figliomeni, consigliere capitolino di Fratelli d’Italia.