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Figliomeni (FDI): “Arriva il salvataggio ma ulteriori aggravi per il bilancio”

“Mancano una manciata di giorni allo scadere della proroga della dilazione dei pagamenti alle banche, per il prestito da 167 milioni concesso nei confronti dell’azienda municipalizzata Atac, che la Giunta guidata dal sindaco Raggi ha approvato in extremis un’operazione di salvataggio, che mira a rinegoziare il prestito salvando così la partecipata dal fallimento. Fin qui tutto bene per così dire.

Perché la boccata d’aria per l’Atac crea ulteriori aggravi per il bilancio comunale. In questo modo si salva l’azienda dal default, perché si rinvia di due anni il piano di rientro del suo debito di 429 milioni nei confronti del Comune a partire da gennaio 2019 anziché luglio 2017, così facendo l’Atac potrà aumentare nei due anni la quota capitale destinata alla restituzione del prestito contratto dalle banche che ammonta a 167 milioni di euro. Questo movimento ideato dalla Giunta Raggi costerà caro ai romani perchè il debito di Atac  garantito dal Comune di Roma non risolve il problema a monte, in quanto non esiste un piano di risanamento pratico, ma è soltanto una soluzione tampone per tirare avanti, ma i cittadini sono costretti a convivere con corse tagliate e ritardi oltre che aggressioni anche ai danni degli autisti.”. Lo dichiara il consigliere capitolino di Fratelli d’Italia, Francesco Figliomeni.

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