“Con i canili comunali di Roma, Muratella e Ponte Marconi, pensavamo di aver toccato il fondo, a causa delle gravi criticità gestionali presenti e dei diversi aspetti preoccupanti che qui avvengono, vedi la diffusione di malattie virali con conseguente morte di animali nel settore sanitario di Muratella, atti intimidatori verso i volontari delle associazioni animaliste che portano il loro prezioso contributo per migliorare la vita degli animali, adozioni di cani e gatti poco limpide, ma dopo aver conosciuto grazie ad alcune segnalazioni quanto avviene nel canile comunale di Palermo, rimaniamo sconcertati.

Questo canile nato sull’ex mattatoio (fosco presagio), è una struttura inidonea sia dal punto di vista strutturale che sanitario ad ospitare degli esseri viventi e senzienti, come da normativa vigente nazionale in primis la L.281 del 91 in materia di animali di affezione e prevenzione al randagismo, dove le bestiole vanno mantenute in “condizioni umane” e non come se vivessero in un lager. Ciò che sembrerebbe accadere in questi giorni all’interno del canile di Palermo, se confermato, sarebbe una vergogna. Si parla di circa un centinaio di cani ceduti alla cifra di euro 480 l’uno ad entità sconosciute, quasi certamente per scopi di vivisezione, con uno strano giro di soldi sulla pelle degli animali, un fatto che era successo anche anni fa ma era stato fermato in tempo dalle associazioni animaliste. Ci chiediamo come sia possibile che il sindaco Orlando, sia così “distratto” come al solito e sembri ignorare il malaffare o meglio sarebbe dire le zoomafie, perpetrate sulla pelle di poveri animali sventurati, “dismettendo” un centinaio di cani e scaricandone la responsabilità a terzi senza alcuna garanzia per nessuno di loro. Non possiamo privare gli animali della loro dignità e del loro benessere, chiediamo quindi una presa di posizione dalle istituzioni per salvaguardare questi animali. Altrimenti sarebbe una grave mancanza sul piano morale”. Lo dichiara Francesco Figliomeni, consigliere di Fratelli d’Italia e vicepresidente dell’Assemblea Capitolina.