“Negli ultimi anni c’è stato un proliferare di impianti di autolavaggi ubicati per lo più all’interno di locali già esistenti, posti all’interno di palazzi con accesso sulla strada. Purtroppo molte di queste attività non sono a norma, lo dimostra il fatto che non possono contare su degli spazi sufficienti, vedi il sottoterra utile per posizionare i sistemi di depurazione delle acque dei lavaggi, sistemi che generano rifiuti speciali pericolosi che devono essere asportati da imprese autorizzate. Una situazione preoccupante, visto tra l’altro che diverse tra queste attività, per lo più gestite da stranieri, non rispettano la normativa vigente in materia di autorizzazioni e sicurezza, visto tra l’altro che troppo spesso non c’è il corretto smaltimento delle acque reflue industriali. 

“Queste settimane, a causa delle temperature glaciali, sono state un bollettino di guerra in fatto di perdite umane tra i senzatetto. Una macchia per un Paese civile, che non è in grado di trovare soluzioni percorribili affinché ciò non accada. Senza ombra di dubbio non è facile gestire il numero elevato di persone che vivono per la strada, ma ciò non toglie che invece di fare delle dichiarazioni ad effetto che lasciano il tempo che trovano, sarebbe opportuno pensare a delle adeguate vie da percorrere insieme a tutti quegli enti caritatevoli e religiosi che ogni giorno si occupano di queste persone.

“Oggi, come Commissione Trasparenza capitolina, abbiamo tenuto la riunione a Montesacro presso la sala consiliare del Terzo Municipio, dove è andata in scena una partecipata assemblea con circa un centinaio di cittadini delle zone di Villa Spada e Fidene che da anni subiscono le conseguenze del TMB Salario, specie dopo l’incendio dello scorso dicembre.

“Nella Capitale è sempre presente la realtà dei roghi tossici che in tutti i quartieri periferici trovano il loro terreno fertile. Da tempo si parla di far intervenire l’esercito per fare dei controlli accurati presso i campi rom dove si sprigionano queste nubi nocive per la salute in quanto cariche di diossina, ma a tutt’oggi a parte le dichiarazioni rilasciate dagli Organi preposti, ancora non si è visto un militare in questi luoghi. Del resto, il lavoro portato avanti dalle Forze dell’Ordine, vedi Polizia e Carabinieri, oltre che Polizia Locale di Roma Capitale è immane su un territorio così vasto come il tessuto della nostra città.