Ringraziamento
Amiche ed Amici carissimi, sono da poco tornato dal Seggio centrale dove vengono verificati i verbali di scrutinio e vi posso assicurare che vi sono moltissime situazioni “poco chiare” per non dire che regna il caos, come peraltro riportato da alcuni organi di stampa.
Mi scuso, quindi, per il ritardo con cui porgo il mio ringraziamento alle elettrici ed agli elettori che mi hanno gratificato con circa 3100 voti di preferenza votando altresì in massa il partito di Fratelli d’Italia e Giorgia Meloni che non è riuscita ad andare al ballottaggio soltanto per pochissimi voti e per le scellerate scelte di Forza Italia e di Berlusconi che ha assoldato la “kamikaze” Alessandra Mussolini che, come da lei stessa dichiarato, aveva ricevuto l’incarico di adoperarsi per non far vincere Giorgia Meloni!
In ogni caso, anche in presenza di queste avversità, il risultato di Fratelli d’Italia e di Giorgia Meloni è stato veramente eccezionale; per non parlare del nostro risultato che ci pone tra i primi quattro su una lista di 48. E di questo, naturalmente, devo ringraziare Fabrizio Santori e gli altri dirigenti del nostro gruppo, i candidati municipali che hanno lottato come leoni e tutti i volontari che mi hanno aiutato in ogni situazione togliendo tempo alle loro famiglie, al loro lavoro, ai loro interessi!
In ogni caso, a prescindere dall’esito del ballottaggio, noi continueremo nelle nostre battaglie politiche avendo ben chiaro il mandato che ci hanno affidato i cittadini di fare pulizia in questa città contro gli affaristi e gli incapaci.
Alla luce, poi, di come sono state gestite queste elezioni da quell’incapace di Alfano e da quel chiacchierone di Renzi, oltre che di quanto sta accadendo nelle verifiche post elettorali, invito Giorgia Meloni, Fabio Rampelli e tutti gli altri parlamentari di Fratelli d’Italia a chiedere le dimissioni quantomeno del Ministro dell’Interno anche come segno di rispetto verso i componenti dei seggi che, volutamente, sono stati costretti a lavorare in condizioni disumane ininterrottamente per alcuni giorni; ma anche verso tutti quei candidati e quei cittadini che ancora oggi non conoscono che fine hanno fatto i loro voti.
Non mi pare che siamo in Burundi, no? Naturalmente, con tutto il rispetto per quel paese che merita tutta la mia attenzione!