“Dopo i bei proclami fatti dal M5s in campagna elettorale in materia di superamento dei campi nomadi, l’Amministrazione Raggi al momento non prende iniziative in merito e tanto meno sul tema della sicurezza.

Del resto a Roma la chiusura dei suddetti campi sembra un vero miraggio. Non dobbiamo dimenticare che il “sistema campi” è uno dei filoni principali di Mafia Capitale, dove in molti hanno lucrato illegalmente attorno a questa questione. E anche il M5S a dispetto di quanto affermato precedentemente, si muove tra azioni confuse e discordanti. Lo dimostra la bocciatura della proposta di iniziativa popolare 90/2015 supportata da diecimila firme di cittadini, in merito allo smantellamento definitivo dei campi nomadi e alla regolamentazione della presenza delle popolazioni Rom, Sinti e Caminanti nel territorio della città di Roma. Un errore madornale da parte della inconcludente Commissione Politiche Sociali a maggioranza Cinque Stelle, dove tra l’altro non era neanche presente l’assessore Baldassarre, se pensiamo che il piano prevedeva la nascita di 8 aree sosta temporanee destinate ad ospitare 200 persone per un periodo massimo di 6 mesi, da individuare lontano dai centri abitati, dove all’interno i nomadi sarebbero stati censiti non solo attraverso le generalità ma anche sui beni da loro posseduti, per verificare le reali condizioni di necessità. Erano previsti inoltre presidi sanitari e controlli costanti attraverso un servizio di vigilanza da parte della Polizia di Roma Capitale. Non abbiamo neanche avuto risposte in merito ai roghi tossici tema a noi caro, ai bambini che non vengono mandati a scuola, alle condizioni di degrado tra rifiuti e topi in cui versano i campi per non parlare dell’integrazione tanto sbandierata dal M5s ma poco recepita dalla volontà dei nomadi. Ora la parola passa all’Aula Giulio Cesare, nella speranza che ci sia un cambio di rotta su questo argomento”. Lo dichiara il consigliere di Fratelli d’Italia, Francesco Figliomeni.