“E’ da anni che ci facciamo promotori di una riqualificazione generale della zona di Centocelle, popoloso quartiere nel Municipio V, che si dibatte tra molteplici problematiche che vanno dal degrado del parco archeologico di Centocelle all’abusivismo imperante presso il mercato di Porta Portese Est, non tralasciando i nuclei di nomadi che si cimentano nel continuo rovistaggio dei cassonetti o lo stato di decadimento in cui versano numerosi edifici abitativi comunali.

Oggi purtroppo Centocelle, in particolar modo Centocelle Vecchia, dopo un periodo di costruzione selvaggia poi regolarizzata da un piano regolatore, è interessata da un vasto fenomeno di degrado urbanistico che necessiterebbe di una riqualificazione radicale, come era stato previsto dal contratto di quartiere del 2004, focalizzato su una serie di recuperi dell’edilizia sia pubblica che privata oltre che di riqualificazione degli spazi pubblici. Ci siamo fatti promotori su richiesta di un gruppo di cittadini, di risolvere alcune problematiche quanto mai urgenti, anche attraverso un’interrogazione ai diversi uffici comunali. Infatti nelle dieci palazzine -che ospitano circa 150 famiglie- situate tra viale della Primavera, via Fontechiari e via Guarcino, nella zona garage –che sebbene sia terminata è ancora chiusa- posta al di sotto di una parte delle palazzine sono stati interrati i chiusini delle fogne, che non trovando sbocco fanno fuoriuscire un perdurante cattivo odore a livello stradale, per non parlare dell’altra parte superiore del garage su via Fontechiari, dove c’è uno spazio tutto asfaltato in cemento in completo abbandono. Sempre su viale della Primavera sono presenti altri due esempi che destano preoccupazione nei condomini, il primo si riferisce al Teatro La Forma, un locale posto a livello seminterrato di proprietà del municipio, dato in gestione all’associazione Forma Centocellum Urbis, di cui non si sa se ci sono tutte le autorizzazioni per l’agibilità oltre al fatto che sarebbe interessante capire se l’associazione paghi l’affitto. In ultimo infine la struttura storica di Casale Falchetti, sempre su viale della Primavera, gestita dal centro sociale Laboratorio Sociale Autogestito 100celle, che al suo interno dirige un ristorante oltre che un mercato biologico, di cui non è chiaro se in regola con le autorizzazioni, oltre al fatto che sebbene il centro sociale abbia ricevuto un richiamo da parte del Comune di Roma a rilasciare lo spazio, il medesimo è ancora in possesso delle chiavi del casale. Chiediamo all’Amministrazione Raggi risposte chiare in base alle giuste istanze dei cittadini di questa zona, che da troppo tempo vengono considerati cittadini di serie B”. Lo dichiara Francesco Figliomeni, consigliere capitolino di Fratelli d’Italia.