“Sul territorio romano sono presenti ben 11 cimiteri capitolini, dove ogni giorno si recano i cittadini per far visita ai loro cari defunti, ma purtroppo questi luoghi di memoria e preghiera versano in uno stato di degrado senza pari che svilisce da una parte chi vi è sepolto e dall’altra chi si reca a portare un segno tangibile del proprio affetto.

Tra vegetazione incolta, rifiuti lasciati tra le tombe, fontane che non erogano acqua, manufatti scultorei divelti, il guano degli uccelli che ricopre le sepolture all’aperto e dulcis in fundo la scarsa sicurezza in cui si imbattono i visitatori tra furti, scippi e atti di vandalismo, il quadro è completo. Ne esce fuori uno scenario desolante, che tra l’altro non giustifica il costo sostenuto dai parenti che vogliono dare una sepoltura dignitosa ai propri cari, in quanto Roma rispetto alle altre grandi città italiane, risulta essere la più cara nel rapporto qualità/prezzo. Tra l’altro tra gli 11 cimiteri spicca per importanza culturale il Cimitero Monumentale del Verano, un museo all’aperto dalle importanti testimonianze storiche, che invece di essere valorizzato come meriterebbe versa in uno stato di totale abbandono, con i monumenti ottocenteschi divelti, preda di continui saccheggi da parte di ignoti. Già la scorsa settimana siamo stati chiamati in causa dal Comitato Tutela Cimiteri che ha presentato in Campidoglio un dossier di denuncia sullo stato di incuria in cui versano i cimiteri capitolini, e visto che questo problema che tocca tutte le famiglie si trascina da troppo tempo senza risoluzione, abbiamo presentato un’interrogazione per chiedere al sindaco Raggi e all’Amministrazione di provvedere con urgenza per risolvere le molteplici problematiche, attivando tutte le procedure necessarie per giungere a una conclusione positiva che tenga conto delle esigenze dei cittadini, che chiedono soltanto di poter fruire in maniera dignitosa di questi luoghi deputati al ricordo dei propri cari”. Lo dichiara Francesco Figliomeni, consigliere capitolino di Fratelli d’Italia.