“L’emergenza abitativa è un problema quanto mai presente in Italia, che solo nella Capitale raggiunge cifre record con più di 10mila famiglie in graduatoria che attendono da anni di vedersi assegnata una casa popolare.

Un situazione venutasi a creare nel tempo a causa della mancanza di regole, che hanno privilegiato metodi di assegnazione discutibili che hanno visto tra i destinatari persone senza titoli a discapito degli aventi diritto. Dopo la condanna dei dirigenti e funzionari delle Politiche Abitative del Comune di Roma da parte della Corte di Cassazione, in merito all’assegnazione impropria delle case popolari durante l’epoca Veltroni, chiediamo che vista la grande richiesta di alloggi popolari da parte della cittadinanza questi immobili rientrino quanto prima nella disponibilità dell’Amministrazione capitolina, per essere riassegnati a chi ne ha diritto e purtroppo attende da anni. Il costo che gira intorno all’emergenza abitativa è molto alto per la collettività, come dimostrano anche le spese fuori controllo dei C.A.A.T.-centri di assistenza alloggiativa temporanea- fonte di sprechi e illegalità diffusa, che dovrebbero chiudere nel 2018. Abbiamo presentato al riguardo un’interrogazione per chiedere chiarimenti sui criteri di inserimento nella nuova graduatoria degli alloggi ERP e su come viene gestita, quali sono i costi aggiornati dei C.A.A.T., sullo strumento del buono casa erogato dal Comune come sostegno alle famiglie che escono dall’assistenza alloggiativa, che purtroppo non trova un buon riscontro nei proprietari di immobili e sulle gravi condizioni di incuria in cui versano alcuni C.A.A.T., come nel caso del Residence Park Hotel Costanza dove tra malfunzionamento dei riscaldamenti, presenza di topi, allagamenti e cancelli rotti, 73 famiglie sono costrette a vivere nel degrado”. Lo dichiara Francesco Figliomeni, consigliere capitolino di Fratelli d’Italia.