“La tutela delle acque, specie nell’ultimo decennio, ha assunto un ruolo sempre più rilevante nell’azione delle amministrazioni centrali e periferiche dello Stato il quale, con il nuovo Testo Unico ambientale, ha disciplinato dettagliatamente la materia degli scarichi per prevenire forme di inquinamento.  

Molti autolavaggi, però -specie quelli che svolgono la loro attività all’interno di sale chiuse, non avendo gli spazi sufficienti per installare ovvero contenere corretti sistemi di depurazione- sono illegali perché le acque reflue, secondo la giurisprudenza confermata da una recentissima sentenza della Cassazione, sono “industriali” e gli scarichi vanno autorizzati altrimenti si incorre in reato. Gli impianti di autolavaggio infatti, hanno natura di insediamenti produttivi e non di insediamenti civili in considerazione della qualità inquinante dei reflui, diversa e più grave rispetto a quella dei normali scarichi delle abitazioni.

Diversi autolavaggi, tra l’altro, utilizzano acqua potabile contravvenendo alle disposizioni comunali e ciò è inaccettabile, specie in questo periodo di notevole calo delle risorse idriche, poiché occorre regolamentare l’uso dell’acqua eliminando gli sprechi e limitando il consumo al fine di garantire il bene prezioso soprattutto per i normali usi domestici e sanitari.

Come Fratelli d’Italia stiamo lavorando ad una mozione che verrà presentata in Assemblea Capitolina per chiedere all’Amministrazione Raggi di uscire dall’immobilismo e di farsi promotrice di ogni idonea iniziativa presso gli uffici comunali, la Polizia Municipale, la A.S.L. e l’A.R.P.A. per incentivare i controlli amministrativi e le verifiche degli impianti di lavaggio, a cominciare da quelli che sono ubicati sotto gli immobili adibiti a civile abitazione ed anche per quanto riguarda gli aspetti tecnico-analitici, quali l’idoneità degli scarichi e la corretta omologazione dei depuratori posseduti rispetto alla quantità di veicoli lavati e ciò anche al fine di evitare forme di concorrenza sleale con le imprese che rispettano tutte le normative. Nella mozione, tra l’altro, abbiamo chiesto alla Sindaca di attivarsi presso il Governo al fine di prevedere degli incentivi in favore di quelle imprese che garantiscano un completo riutilizzo dell’acqua in modo da non sprecare l’acqua potabile e/o da risparmiarla in misura considerevole”. Lo dichiara in una nota Francesco Figliomeni, consigliere capitolino di FdI.