AUTOLAVAGGI ABUSIVI – SANTORI – FIGLIOMENI (FDI – AN): “ RISCHIO INQUINAMEMTO. SOLO NEL V MUNICIPIO 9 NON AUTORIZZATI, ARPA CONTROLLI
“Aprono e chiudono a loro piacimento e cambiano gestione, indirizzo e titolare. Le attività irregolari di autolavaggio, in barba alle normative vigenti in materia fiscale, di sicurezza e ambientale, hanno trovato a Roma e provincia terreno fertile. Gli autolavaggi irregolari stanno letteralmente spopolando nei nostri quartieri complice i prezzi bassi che fanno pur sempre gola ai consumatori. Ma queste attività abusive, oltre a lucrare alle spalle di chi fa il suo mestiere con enorme sacrificio e rispettando le regole, per di più inquinano le falde acquifere e attentano alla salute dei cittadini”. E’ quanto dichiarano Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio e Francesco Figliomeni, esponenti di Fratelli d’Italia- Alleanza Nazionale che rendono pubblica una denuncia inviata da parte del sindacato di categoria che tutela il settore regolare degli autolavaggi.
“E’ ormai consuetudine che gli autolavaggi abusivi vengano aperti in spazi insufficienti, in locali chiusi, dove non vengono installati i sistemi di depurazione delle acque derivanti dai lavaggi dei veicoli, pertanto lo smaltimento delle acque reflue sembrerebbe non a norma. Il mancato rispetto della legge crea inquinamento costante ed incontrollato dell’ambiente. In più, questo tipo di autolavaggi con locali all’interno usano acqua potabile contravvenendo alle disposizioni comunali. Solo nel Municipio V dove abbiamo chiesto riscontro alle istituzioni, - concludono Santori e Figliomeni - sono risultati non autorizzate ben 9 attività di autolavaggio. Stiamo aspettando di conoscere gli esiti dei controlli che ora spettano all’Arpa congiuntamente ai Corpi di Polizia Locale e che sollecitiamo considerato il rischio inquinamento che deriva dalla mancata osservanza delle norme. Basta soprusi nei confronti dell’ambiente, ne va della salute pubblica. E’ ora di ridare legalità ad un settore dove chi lavora rispettando le regole boccheggia”.
Roma, 11 aprile 2016