“Ho presentato una dettagliatissima mozione di circa dieci pagine alla commissione Politiche Sociali del Campidoglio, per cercare di coinvolgere tutti i gruppi consiliari di Roma Capitale e far attivare il Sindaco presso tutti gli Organi ed Enti competenti al fine di far disporre la riapertura dell’ospedale San Giacomo di via del Corso, oramai in stato di abbandono dal 2008, a beneficio di una popolazione residente e lavorativa che grava nell’area del centro storico per circa 400.000 persone al giorno.

Ho chiesto, altresì, di far adottare ogni atto necessario e propedeutico alla revoca della deliberazione di Giunta Regionale 856 del 15.12.2017 e successiva d.d. n. G18793 del 29.12.2017 e quindi evitare ogni valorizzazione del patrimonio da concedere ai privati, prevedendo il nuovo inserimento dell’ospedale San Giacomo nell’elenco dei nosocomi. Rammentiamo che, l’intera struttura fu regalata circa 700 anni fa dagli eredi del Cardinale Pietro Colonna ai cittadini ed ai bisognosi che vivevano e visitavano la città di Roma. Fino al 2008, anno della chiusura ad opera della Giunta Marrazzo, dopo interventi di ristrutturazione costati molti milioni di euro ed attenzionati dalle indagini della magistratura contabile, il nosocomio ha vantato strutture e reparti sanitari di assoluta eccellenza. Ci domandiamo, quindi, se si intendeva chiudere detta struttura, perché sono state sprecate delle enormi risorse pubbliche? Forse si doveva favorire qualcuno? Riteniamo che il governatore Zingaretti debba dare delle precise risposte alla Città anche perché fino a dieci anni fa sono state salvate molte vite umane da quel tipo di pronto soccorso integrato considerando, inoltre, sia il notevole affollamento degli altri ospedali che i gravissimi ritardi nel poterli raggiungere”. Lo dichiara in una nota Francesco Figliomeni, consigliere dell’Assemblea Capitolina.