“La notte tra il 15 e il 16 aprile 1973, nel quartiere popolare di Primavalle, un appartamento prende fuoco a causa di una dolosa infiltrazione di benzina, che in pochi istanti avvolge nel fuoco i due genitori e i suoi sei figli. Seppure in gravi condizioni riescono tutti a sopravvivere ad eccezione di Virgilio e Stefano che moriranno in questo rogo.

Un gesto crudele e barbaro da parte di esponenti di Potere Operaio, che fa parte dei fatidici anni di piombo italiani, uno dei peggiori periodi storici dell’Italia, in cui mani assassine si sono macchiate di sangue, e su tutto la vera vergogna è che per gli esecutori materiali di quel delitto non c’è mai stata una giusta condanna. Un periodo di forte tensione sociale che non vogliamo rivivere più in quanto l’omicidio dei Mattei è figlio di quell’odio ideologico che sporca una visione politica sana”. Lo dichiara Francesco Figliomeni, consigliere di Fratelli d’Italia e vicepresidente dell’Assemblea Capitolina.